Buiopesto

La carica dei “150”


La carica dei “150”

Comunicato Stampa – Luglio 2011

Spopola ai concerti dei Buio Pesto il video dei liguri che hanno fatto la storia.
A far impennare l’applausometro i “grandi” locali. In testa c’è Sandro Pertini,
inseguito da Brumotti e Don Gallo.

La top ten è dominata dal Presidente: quando compare la sua immagine è tutto uno spellarsi le mani ad applaudire, anche da parte di chi in quegli anni Ottanta in cui Sandro Pertini con il suo carisma da vecchio partigiano e i suoi modi franchi e spicci si faceva interprete dei sentimenti e delle aspirazioni di tutta Italia, non era ancora nato. Subito dopo viene, “a bombazza”, Vittorio Brumotti, spericolato inviato di Striscia la notizia con le sue acrobazie e i suoi tormentoni. Lo insegue il prete scomodo, angelicamente anarchico, quel don Gallo che come ama ricordare lui tra una tirata di toscano e l’altra, con quel cognome che si ritrova non diventerà mai Papa.

Pertini (al quale i Buio Pesto avevano dedicato una canzone nel 2006, intitolata proprio “Pertini”, che era valso loro un riconoscimento ufficiale da parte dell’Associazione Sandro Pertini proprio durante un concerto a Stella, paese natio dello storico Presidente), Brumotti e Don Andrea Gallo sono tre dei liguri illustri che i Buio Pesto omaggiano a tutti i concerti con un video dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Unità che, come ricorda la rock band genovese nel brano inedito “150”, deve molto alla Liguria, ed ecco che ad accompagnare le parole della coinvolgente ballata sul maxischermo scorrono le immagini di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Michele Novaro e Goffredo Mameli. L’idea di celebrare un centocinquantesimo tutto ligure con una canzone più “impegnata” del solito, è venuta a Torino lo scorso 16 marzo, durante l’ormai celebre concerto del centocinquantesimo trasmesso in televisione, al quale i Buio Pesto hanno partecipato in rappresentanza della Liguria. Poi l’elenco delle personalità liguri del presente e del passato scolpite nell’immaginario collettivo del Paese ha cominciato ad ingrossarsi e accanto ai protagonisti del Risorgimento sono arrivati i premi Nobel, gli scrittori, i poeti, i cantautori, i registi, gli attori, i comici e gli sportivi. In totale 76 volti che in concerto si materializzano sul maxischermo e poi vanno a formare il profilo della nostra regione.

Un momento di orgogliosa commozione che interrompe lo scatenato concerto della rock band dialettale e che, del tutto a sorpresa, è diventato data dopo data, sempre più atteso dal pubblico. C’è chi si dà di gomito perché sul video stanno passando Luca e Paolo e chi si stupisce perché mai più avrebbe pensato che Vittorio Gassman fosse genovese, chi ha letto tutti i libri di Italo Calvino ma non ha mai visto la sua faccia e chi si commuove guardando quella ammiccante dell’amatissimo Gilberto Govi.

Naturalmente l’applausometro segna record diversi a seconda del luogo del concerto: a La Spezia la fa da padrone Dario Vergassola, a Savona Fabio Fazio, a Loano è di nuovo Brumotti, nativo di Finale Ligure, a entusiasmare il pubblico, mentre nel levante è il “caimano” della pallanuoto Eraldo Pizzo, a Rapallo il “papà” di tanti fumetti Disney Luciano Bottaro, a Busalla il primo astronauta italiano Franco Malerba. A Genova la gara tra Paolo Villaggio e Beppe Grillo è serrata, sul fronte cantautori non ce n’è più per nessuno quando sul maxischermo compare l’immagine di Fabrizio De André. Inutile dire che un po’ in tutta la regione l’entusiasmo maschile è alle stelle di fronte a Moana Pozzi e a Sabrina Salerno: le ragazze rendono pan per focaccia ai partner con gridolini da groupies quando sul video scorrono le immagini di Christian Panucci e Alessandro Petacchi.

Inevitabili le critiche per gli immancabili esclusi (in origine l’elenco comprendeva 200 personaggi e sarebbe potuto continuare…). Per chi vuole controllare chi c’è e chi non c’è, il video verrà messo on line al termine del tour e il brano “150” sarà inserito nel nuovo CD, in uscita nel 2012.